BARRIERE E PARAPETTI
La messa in sicurezza contro le cadute dall'alto è un tema di grande importanza per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. Tra i sistemi di protezione collettiva, le barriere e i parapetti mossi da forza umana sono una soluzione efficace. La barriera non rientra nel campo di definizione di 'macchina' secondo il D.Lgs. 17/2010, in quanto mossa solo dalla forza umana, e non rientrante nella definizione di componente di sicurezza di cui all’art. 2 comma 2 lettera c. Pertanto non è soggetta a marcatura CE. Inoltre, è fondamentale che il personale addetto alla loro installazione e gestione sia adeguatamente formato per garantirne un utilizzo corretto e sicuro. In questo modo, si può prevenire efficacemente il rischio di cadute dall'alto e creare un ambiente di lavoro più sicuro e protetto per tutti.
Esempio di utilizzo di questi sistemi di protezione collettiva è dato dal progetto di ristrutturazione dove l'installazione di parapetti e barriere ha permesso di garantire la sicurezza dei lavoratori coinvolti. L'adozione di queste misure di sicurezza ha avuto un impatto positivo sulla salute e sulla produttività del personale, contribuendo a ridurre il numero di infortuni sul lavoro e a migliorare la qualità del lavoro svolto.
Barriere basculanti
Barriera interbloccata basculante, consente di movimentare materiale e mantenere la continuità della protezione. Soluzione economica, per la movimentazione con muletto e transpallet. Si tratta di un sistema di protezione collettiva per la messa in sicurezza di soppalchi o altre aree dove all’obbligo di protezione verso il vuoto
si associa la necessità di movimentare carichi. La barriera non rientra nel campo di definizione di 'macchina' secondo il D.Lgs. 17/2010, in quanto mossa solo dalla forza umana, e non rientrante nella definizione di componente di sicurezza di cui all’art. 2 comma 2 lettera c. Pertanto non è soggetta a marcatura CE.
Barriere saliscendi
Il D.Lgs. 81/08 stabilisce la priorità della protezione collettiva rispetto alla protezione individuale. Lo stesso decreto stabilisce al comma 5 dell’art. 111 che “i dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini”. Si presenta spesso il caso di varchi per il carico e lo scarico dei materiali che non sono in corrispondenza di scale. La barriera interbloccata consente di movimentare materiale e mantenere la continuità della protezione.
Una ulteriore possibilità di impiego consiste nella protezione a terra in corrispondenza di argani (comma 2 dell’art. 114 del D.Lgs. 81/08) per eliminare il rischio derivante dalla caduta di materiale.
Tipologie disponibili:
- Parapetti fissi Gardco anche di tipo autoportante
- Barriera per soppalchi basculante, saliscendi, a bracci interbloccati.
Barriere a bracci interbloccati
Si tratta di un sistema di protezione collettiva per la messa in sicurezza di soppalchi o altre aree dove all’obbligo di protezione verso il vuoto si associa la necessità di movimentare carichi.
Parapetto Gardco AA AF
Protezione periferica fissa, in alluminio, di facile montaggio.